Messi ai ceppi per dieci anni - suppongo per contrabbando di liquore - i
Rum Runners si presentano con il nuovo "
Wreck And Revere", seguito del precedente "The Quest for Mead" (2015). Ancora un EP e sempre composto da tre brani dove questa ciurma formata da ben cinque capitani (manca solo Jack Sparrow) si abbandona ad un Heavy & Folk Metal dall'elevato tasso alcolico.
Nelle vene dei cinque australiani scorre, infatti, sangue di Pirata, di quelli con la passione per Korpiklaani, Ensiferum, Alestorm o Running Wild, come prova a ricordarci "
In Sirens' Wake", brano scattante e ben scartavetrato dall'ugola di
Cap'n Rawpipes, al quale si accompagnano cori da taverna, mentre la seguente "
The Glory Is Mine" perde la sua componente più spensierata optando per una svolta estrema, con i
Rum Runners che lanciano torve occhiate verso il Death Metal, anche se lo accompagnano a forti dosi di Epic e Folk Metal in odor di Blind Guardian. A questo punto, non ancora contenta, la ciurma salpa da Melbourne e per "
Hull of Your Mind" si porta a bordo anche influenze che sanno molto di Dark Tranquillity, peraltro affrontate in maniera più che dignitosa, soprattutto per le brucianti accelerazioni strumentali e vocali, mentre trovo un po' forzato quel passaggio folkeggiante che piazzano sul finire del pezzo... e contestualmente anche dell'EP.
Con questo ritmo di tre brani ogni dieci anni, sarà difficile riuscire ad inquadrare lo stile dei
Rum Runners, che pure ci mettono molto del loro per confonderci le idee, ma questo non cancella quanto di buono e interessante ci hanno proposto su questo "
Wreck And Revere".
Metal.it
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