Con
"Ekstasis Of The Subterranean Currents" (
I, Voidhanger Records), i
Thanatorean fanno il loro ingresso sulla scena Black metal con un debutto che è tutto fuorché timido. Il progetto nasce dall’incontro tra
K.M., polistrumentista già noto per il suo lavoro con gli
Ars Magna Umbrae, ed
E., voce dei
Cultum Interitum. Una collaborazione che, fin da subito, si differenzia dalle esperienze precedenti: se Ars Magna Umbrae tende verso un Black metal dalle tinte sperimentali e avanguardistiche, qui il duo vira verso un suono molto più grezzo, aggressivo e dissonante, pur non rinunciando a una certa sofisticazione atmosferica e a pennellate Avantgarde.
Il disco propone un taglio di nero moderno tanto nella produzione, decisamente nitida e stratificata per gli standard del genere, quanto nel linguaggio musicale. La cifra stilistica è dominata da guitarworks dissonanti, ora spezzati ora sinuosi, che talvolta richiamano timidamente la fiamma nera tradizionale, ma molto più spesso si inscrivono nella corrente più recente del genere, quella che ha come punti di riferimento realtà come
Akhlys,
Bestia Arcana e
Nightbringer. Si ritrovano infatti nei
Thanatorean toni sacrali, inflessioni religiose perverse, e un senso costante di disanimazione e di gelo esistenziale: elementi che li avvicinano anche a certe sfumature Avantgarde black dalle suggestioni Industrial, in linea con quanto ripreso dai gruppi or ora menzionati come eredità diretta di
Blut aus Nord e, in parte,
Mysticum.
Pur con queste influenze ingombranti, l’album risulta strutturato con cura e composto con intelligenza. Le tracce si succedono in modo relativamente fluido, nonostante la complessità della proposta: momenti furiosi e iconoclasti si alternano a frangenti più atmosferici e rallentati, mantenendo sempre una cappa opprimente e disumanizzata. Il lavoro sui riff, spesso serpeggianti e “malati”, è degno di nota, e la performance vocale di
E., in certi passaggi prossima al growl, riesce a essere davvero intensa: da brividi.
Dal punto di vista tematico,
"Ekstasis Of The Subterranean Currents" si colloca lontano dalla classica esaltazione naturalistica della scuola norvegese: qui si celebra piuttosto il culto della Morte, gli abissi dell’aldilà, e l’estasi spirituale della dissoluzione. Il titolo stesso suggerisce una tensione verso ciò che è sotterraneo, arcaico, cultuale.
Tuttavia, per quanto ben realizzato, il disco non sorprende. I riferimenti principali a cui abbiamo accennato sono fin troppo evidenti e non vengono realmente superati o pienamente soggettivati. Il lavoro si muove all’ombra dei già citati
Akhlys,
Bestia Arcana e
Nightbringer, oltre che di altri nomi già consolidati: l’effetto è quello di una proposta esteticamente potente ma prevedibile, che rischia di perdersi nel mare magnum delle uscite contemporanee.
Resta comunque una prova di forza promettente. I
Thanatorean dimostrano di avere le capacità per imporsi, ma il vero salto di qualità potrà avvenire solo nel momento in cui sapranno svincolarsi da questi modelli, trovando una voce più autentica e personale. Per ora,
"Ekstasis Of The Subterranean Currents" resta un ottimo esordio: oscuro, brutale e carico di potenziale.
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Recensione a cura di
DiX88
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