Grog - Sphere of Atrocities

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:31 min.
Etichetta:Helldprod Records
Distribuzione:Helldprod Records

Tracklist

  1. E.XIT G.LOBAL O.BLITERATION
  2. VEGETATIVE TECHUMAN
  3. INBORN SICKNESS
  4. HEART OF DARKNESS
  5. COSMIC PLACENTA
  6. PINEAL TURMOIL
  7. REPRODUCTIVE EXTINCTION
  8. PHANTOM ANIHILATION
  9. NECROEARTH
  10. LUCIDITY
  11. TERRORITHM

Line up

  • Alexandre Ribeiro: Bass, Vocals (backing)
  • Ivo Martins: Guitars, Vocals (backing)
  • Aion: Vocals
  • Rolando Barros: Drums, Vocals (backing)

Voto medio utenti

I Grog sono una Brutal death metal band portoghese dalle forti tinte Grind attiva dal lontano 1991.
Nati a Oeiras, hanno mantenuto negli anni un’impronta estremamente brutale e intensa. Allo stato attuale hanno all’attivo quattro full-length: "Macabre Requiems" (1996), "Odes to the Carnivorous" (2001), "Scooping the Cranial Insides" (2011) e "Ablutionary Rituals" (2017). Si apprestano inoltre, in questi giorni di metà giunto 2025, a rilasciare il quinto: "Sphere of Atrocities" (Helldprod Records).

"Sphere of Atrocities" si presenta come un disco di poco più di mezz'ora di Brutal/Grind che più vecchia maniera non si potrebbe, sia per attitudine stilistica che per lavoro svolto in fase di produzione. Suoni ruvidi, sferraglianti e moderatamente lo-fi che supportano le dinamiche al fulmicotone scatenate dai Grog, i quali si muovono su strutture Brutal death metal piuttosto lineari dove si inseriscono le classiche sfuriate Grind – con tanto di tipica doppia voce – e sporadici rallentamenti dal sapore "sludge", in cui la venatura Hardcore è estremamente marcata.
I portoghesi asfaltano tutto ciò che gli si para davanti fondendo i due generi – Grind e Brutal – in misura piuttosto bilanciata; il che conferisce alle loro composizioni la giusta articolazione strutturale, in grado di renderle degne di interesse senza tuttavia debordare negli eccessi tecnici del Brutal odierno, che spesso vanno a discapito del feeling. Anzi, come nel loro splendido esordio del '96, i Grog puntano tutto su un'attitudine intransigente e sulla loro capacità di instaurare il giusto feeling con l"ascoltatore, facendo leva sulla primordialità della loro vena artistica, veicolata tramite hooks azzeccati e intuizioni coinvolgenti.

Niente di nuovo con "Sphere of Atrocities".... ma noi ci divertiamo così.

Recensione a cura di DiX88

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