Gli alfieri del Bestial black metal statunitense Profanatica si ripresentano nel palinsesto della scena estrema, a distanza di circa due anni dall'ultimo e discreto full-length "Crux Simplex" (Season of Mist Underground Activists), con un nuovo EP di ben sei tracce: "Wreathed in Dead Angels", segnando questo un cambio di etichetta a favore della Hells Headbangers Records.

Poco più di venti minuti di musica che non si discostano minimamente da quanto già realizzato dai Profanatica fin dai loro albori (la prima incarnazione del gruppo risale al '90); dunque un Black/Death piuttosto veloce, estremamente grezzo e con un modesto taglio Thrash, affiancato da una produzione da simil semi scantinato studiata da hoc, dove si insinuano rallentamenti paludosi che si alternano tra mid tempo e down tempo, sferzate proto Grind improvvise e vocals che spaziano tra scream e growl ferocemente sgraziati.
Non sono i lavori di fino quelli agognati da chi suona questo genere, né tantomeno lo sono quelli dei Profanatica che, anzi, al contrario, forse presentano una delle forme più lineari e "semplici" di Bestial black metal in circolazione.

Lecita l'istanza di chi dal Metal estremo pretende qualcosa di diverso, bensì non risulta altrettanto lecita quella di chi tale alterità la pretenda dai Profanatica. Mentre invece da una formazione di questo calibro si potrebbe aspettarsi quel guizzo in più che contraddistingue buona parte delle loro releases precedenti (soprattutto quelle di inizio carriera). Una scintilla magica che qui non si accende di frequente, fatta eccezione per la terminale "By Thine Agony".
In ogni caso in questo EP è presente tutto ciò che ha sempre caratterizzato la musica dei tre statunitensi: così è, e così sarà per sempre: prendere o lasciare, a voi la scelta.